Superare la paura di volare: dalla diagnosi corretta al volo

Superare la paura di volare: dalla diagnosi corretta al volo

Immagina un passeggero che stringe i braccioli dell’aereo con le mani sudate, convinto che la sua paura riguardi il volo stesso. In realtà, non sempre è così. Dietro quella che sembra essere un'aviofobia – la classica paura di volare – può nascondersi un’altra radice clinica: un disturbo di panico, ad esempio, dove l’aereo è soltanto lo scenario  in cui si teme di avere una crisi. Come emerge dalla letteratura scientifica in psicologia, la diagnosi corretta  è il primo passo, perché trattare la "paura di volare” in modo generico rischia di mancare completamente l'obiettivo. Nel percorso Skyconfidence questa parte viene presa in seria considerazione utilizzando un assessment psicologico realizzato con test specifici.

Quali sono gli strumenti per comprendere la paura di volare?

Per distinguere le diverse forme di ansia, i clinici hanno a disposizione questionari validati, come il Flight Anxiety Situations Questionnaire e il Flight Anxiety Modality Questionnaire. Questi strumenti non si limitano a misurare la presenza di paura, ma ne scompongono i meccanismi: c’è chi soffre di ansia anticipatoria  già nei giorni precedenti il viaggio, chi teme la perdita di controllo durante le turbolenze, chi non sopporta i rumori in cabina o le fasi critiche come l’imbarco (magari attraversando il finger) e il decollo. Inoltre si possono aggiungere alcuni altri test psicologici per avere un quadro più preciso del problema e strutturare così un percorso più efficace. Questa fase è cruciale non solo per capire “quanto” una persona soffre, ma soprattutto “come”. Ed è la base per costruire una gerarchia delle paure, un percorso graduato di esposizione terapeutica utilizzando sia la VRT (Virtual Reality Therapy ovvero la realtà virtuale) che situazioni reali di volo.

L’esposizione graduale, la terapia CBT e la Realtà Virtuale

La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) non punta a eliminare l’ansia, ma ad allenare la capacità di tollerarla. L’obiettivo è che il paziente non fugga dalla paura (comportamento di evitamento), ma impari a gestirla in modo efficace. Attraverso tecniche come l'ipnosi evidence based, la mindfulness, la meditazione guidata e il reframing dei pensieri intrusivi, i passeggeri ansiosi imparano a trasformare il dialogo interno: “Sto perdendo il controllo” diventa “Questo è un momento passeggero, so come gestirlo”. La realtà virtuale, quando disponibile, offre un contesto sicuro per esercitarsi: simulazioni immersive permettono di rivivere fasi di volo critiche e di allenare le risposte emotive così come l'uso del simulatore di volo. Tuttavia, le prove cliniche mostrano che non basta “guardare” il problema: serve un percorso strutturato e l’accompagnamento del terapeuta.

L'esperienza di volo reale come strumento terapeutico

Tutto questo percorso culmina in una prova concreta: il volo breve di 30 minuti, Il primo volo dopo il percorso non è soltanto un ritorno in aereo, ma diventa un vero e proprio battesimo del volo: anche chi ha già viaggiato in passato lo vive come un’esperienza nuova, arricchita dagli strumenti appresi. Questo non è un semplice viaggio, ma una vera e propria esperienza di padronanza. Sedersi in cabina, ascoltare i motori che accelerano, sentire l’aereo staccarsi da terra: ogni fase offre la possiblità di mettere in pratica le competenze costruite. La maggior parte dei pazienti arriva in quota con una sorpresa: scopre che non solo sta tollerando l’ansia, ma che inizia persino a sentirsi bene. Quella mezz’ora di volo diviene così l'opportunità di riscoprire l'autonomia, la libertà e il piacere di volare.

Conclusione

  • La paura di volare non si supera con una ricetta veloce, ma attraverso un percorso che intreccia diagnosi accurata, strumenti di valutazione, esposizione graduale e potenziamento delle abilità cognitive.
  • Il volo breve di 30 minuti rappresenta la sintesi di questo lavoro: un’esperienza che non elimina la paura, ma la trasforma in un’occasione di crescita personale e di conquista di libertà.
  • La realtà virtuale rappresenta oggi uno strumento terapeutico prezioso ed efficace che aiuta la persona ad apprendere come gestire l'ansia e la paura.

Dott.Igor Graziato

Past Vice President Ordine Psicologi Piemonte

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Virtual Reality Therapist

REB HP Register for Evidence-Based Hypnotherapy & Psychotherapy
AAvPA Member Australian Aviation Psychology Association

APA Member American Psychological Association

ABCT Member Association for Behavioral and Cognitive Therapies

Division 30 Society of Psychological Hypnosis (APA)

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