Psicologia dell'Aviazione
La psicologia dell’aviazione integra i fattori umani per incrementare la sicurezza, la performance e il benessere di piloti, crew e passeggeri. Nata dall’ergonomia del cockpit, oggi abbraccia ambiti come la selezione, l'addestramento, le comunicazioni, la gestione dello stress e la salute psicologica.
Che cos'è la Psicologia dell'Aviazione?
La psicologia dell’aviazione studia come pensieri, emozioni, attenzione e processi decisionali influenzano chi vola: piloti, equipaggi, controllori del traffico aereo e passeggeri. integra evidenze scientifiche, fattori umani (human factors) e protocolli operativi per migliorare sicurezza, comunicazione, consapevolezza situazionale (SA) e gestione dello stress in cabina e a terra.
Origini e sviluppo della disciplina
Nella prima metà del ‘900 gli psicologi si sono occupati soprattutto di ergonomia: come il layout dei cockpit, la disposizione degli strumenti e i carichi di lavoro influenzano l’errore umano e la performance dei piloti. dopo le due guerre mondiali e con l’espansione del traffico commerciale, l’ambito si è ampliato: fattori umani, selezione e addestramento degli equipaggi, procedure di comunicazione (tra crew e con il controllo del traffico aereo), gestione dello stress e della fatica, salute mentale di personale e passeggeri e contributo ai sistemi regolatori per la sicurezza del volo.
ENAC ha istituito il profilo dello Psicologo dell’Aviazione
In Italia esiste il profilo di “Psicologo dell’Aviazione” accreditato presso ENAC.
Su proposta ENAC, il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi ha deliberato un profilo specifico che opera su fattore umano, studio dell’errore, programmi sulle risorse del team (CRM), gestione della fatica e benessere psicologico, ambiti già previsti dalle norme aeronautiche per il loro impatto sulla safety. Il
Regolamento (UE) 1042/2018 ha introdotto obblighi per operatori e compagnie su
Psychological Assessment e
Support Programs per equipaggi di condotta e di cabina, con l’inserimento delle figure di
Mental Health Specialist e
Aviation Psychologist, obbligatorie dal
14 agosto 2020.
Questa istituzione, frutto dell’intesa ENAC–CNOP, qualifica in modo dedicato i professionisti chiamati a sostenere l’idoneità psico-fisica degli equipaggi e a contribuire al mantenimento dei più alti livelli di sicurezza del volo.
Di che cosa si occupa lo Psicologo dell'Aviazione?
Lo psicologo dell’aviazione applica metodi e conoscenze della psicologia ai contesti aeronautici per aumentare sicurezza, efficienza e benessere. la disciplina nasce dall’ergonomia dei cockpit e dall’analisi del carico di lavoro dei piloti, e oggi abbraccia l’intero ecosistema del volo: cabina di pilotaggio, equipaggi, controllo del traffico aereo, operatori a terra e passeggeri.
Alcuni ambiti di intervento dello psicologo dell'aviazione

Selezione & Training Air Crew
cura assessment e training di piloti ed equipaggi con metodi strutturati: colloqui, test validati, osservazioni in simulatore e analisi della performance con behavioral markers. pone enfasi sulle non-technical skills (consapevolezza situazionale, presa di decisione, leadership, teamwork) attraverso esercitazioni scenario-based e line-oriented con debriefing guidato dai dati. progetta e aggiorna i programmi di crew resource management (CRM) integrandoli con tem/threat & error management, checklist cognitive, procedure di cross-check e comunicazioni closed-loop per ridurre ambiguità ed errori. definisce indicatori misurabili (es. coerenza del readback, qualità del briefing, gestione del carico di lavoro) e pianifica recurrent training e feedback continui per consolidare le competenze nel tempo.

Salute mentale, idoneità e supporto
valuta e tratta condizioni psicologiche che possono incidere sull’idoneità psico-fisica di piloti e cabin crew, integrandosi con medicina aeronautica. in linea con il Reg. (UE) 1042/2018, contribuisce a psychological assessment e support programs obbligatori nel trasporto aereo commerciale, nei quali compaiono le figure del mental health specialist e dell’aviation psychologist. l’obiettivo è riconoscere precocemente i problemi, intervenire senza stigma e mantenere elevati standard di safety.

Comunicazione & Benessere operativo
analizza gli effetti di fatica, turnazioni, jet-lag e sonno su attenzione, tempi di reazione e giudizio; in parallelo cura la comunicazione operativa: standardizzazione di briefing/debriefing, readback/checkback, gestione dei passaggi critici tra crew e atc per minimizzare ambiguità. collabora all’implementazione di fatigue risk management systems (frms), promuove igiene del sonno, strategie di recupero e protocolli di coping per sostenere la performance nel lungo periodo e ridurre il rischio di errore in ambienti ad alta affidabilità.

Eventi critici e just culture
nterviene nella prevenzione e gestione degli eventi critici (incidenti, serious incident, eventi a forte impatto emotivo) strutturando debriefing psicologici, percorsi di peer support e protocolli di rientro al servizio che tutelano sia la safety sia il benessere individuale. promuove una just culture che facilita la segnalazione senza stigma o colpa, integra i requisiti normativi (assessment e support programs) e riduce il rischio di errori ripetuti attraverso apprendimento organizzativo e miglioramento continuo.

Ricerca applicata
conduce ricerca applicata su fattori umani, interfacce uomo-macchina e dinamiche decisionali per aggiornare procedure e formazione. offre consulenza a compagnie e autorità su licensing, safety management e cultura della prevenzione. in italia, il profilo di psicologo dell’aviazione è stato istituito su proposta ENAC con delibera del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, a garanzia di qualifiche specifiche e contributo diretto al mantenimento dei più alti livelli di sicurezza del volo.

Aerofobia
progetta interventi per i passeggeri, inclusi psicoeducazione aeronautica, tecniche CBT/ACT, esposizione graduale (anche in realtà virtuale), training respiratorio e protocolli “in cabina” per momenti critici come turbolenza, decollo e attese prolungate. l’obiettivo è trasformare l’ansia in controllo operativo, riducendo evitamento e stress del viaggio.
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Che cos’è la psicologia dell’aviazione?
è la specializzazione che studia come processi cognitivi ed emotivi influenzano sicurezza, performance e benessere in aviazione (piloti, crew, passeggeri), integrando clinica evidence-based e human factors.
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Cosa prevedono le norme (italia/europa)?
in italia è stato istituito, su proposta ENAC e delibera CNOP, il profilo di psicologo dell’aviazione. il Reg. (UE) 1042/2018 richiede psychological assessment e support programs con figure di mental health specialist e aviation psychologist nel trasporto aereo commerciale.
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Come si diventa psicologo dell’aviazione?
base clinico-organizzativa, competenze in human factors/CRM, pratica in ambiente operativo, formazione specialistica e adesione agli standard professionali (es. reti come EAAP). in italia: profilo riconosciuto ENAC–CNOP.
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In cosa si differenzia dalla medicina aeronautica (ame)?
L'AME valuta l’idoneità medico-fisiologica. lo psicologo dell’aviazione lavora su fattori psicologici e comportamentali (decision-making, attenzione, stress, salute mentale), sulle dinamiche di team e sulle comunicazioni operative.
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Che ruolo hanno le “non-technical skills”?
Sono abilità chiave per la safety (consapevolezza situazionale, decisioni sotto carico, coordinamento, assertività). si allenano con esercitazioni scenario-based/loft e debriefing guidati da indicatori comportamentali.
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Quando è opportuno un intervento psicologico per piloti o crew?
Se compaiono segnali su umore, ansia, sonno/fatica, uso di sostanze, difficoltà decisionali o dopo eventi critici. l’obiettivo è intervenire presto, senza stigma, per proteggere la safety e la carriera.
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Come si valuta la fatica e come si gestisce (frms)?
Certamente, infatti uno degli aspetti più innovativi della VRT è la capacità di registrare parametri oggettivi (e soggettivi) durante le sessioni, come frequenza cardiaca, sudorazione e altri indicatori fisiologici di ansia. Questo permette al terapeuta di monitorare in tempo reale le reazioni del paziente e di adeguare il programma di terapia in modo preciso e personalizzato.
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Qual è la differenza tra psychological assessment e support programs?
L’assessment è la valutazione strutturata del rischio psicologico/idoneità. i programmi di supporto offrono aiuto confidenziale e non punitivo per riconoscere, affrontare e superare difficoltà che potrebbero impattare la safety.
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Vi occupate di eventi critici e rientro al servizio?
Sì: debriefing psicologico, peer support, piani di rientro graduale e training sulla regolazione emotiva, per ridurre il rischio di errori ripetuti e favorire l’apprendimento organizzativo.
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Come si misura l’efficacia degli interventi?
Con scale validate (ansia, stress, fatica), marker comportamentali in simulatore (sa, workload, errori/recuperi), indicatori crm, biofeedback dove utile (hr/hrv) e follow-up a tempo.
