Come la paura di volare può limitare la carriera professionale

Come la paura di volare può limitare la carriera professionale

Marco aveva tutto: l'esperienza, le competenze e dei risultati professionali di assoluto rilievo. Quando il suo responsabile gli propose la promozione a Regional Manager per il Nord Europa, avrebbe dovuto essere il momento più bello della sua carriera. Invece, guardò la mail e sentì lo stomaco chiudersi. La posizione richiedeva trasferte settimanali. In aereo. Declinò l'offerta con una scusa. La promozione andò a un collega meno qualificato.

Il costo invisibile della aviofobia

La paura di volare non è solo un disagio personale. Nel mondo del lavoro l'aviofobia è diventata una barriera concreta alla crescita professionale. Eppure se ne parla poco, come se fosse un tabù  ammettere questa presunta vulnerabilità in contesti dove ci si aspetta sempre un atteggiamento sicuro. I numeri parlano chiaro: secondo gli studi internazionali, tra il 20% e il 40% della popolazione prova un'ansia significativa quando vola. Di questi, circa il 6-7% sviluppa una vera e propria fobia che li porta a evitare completamente l'aereo. Ma cosa significa questo in termini di carriera?

Le opportunità professionali che svaniscono

Nel mondo globalizzato, dove le opportunità migliori richiedono spesso di fare delle trasferte nazionali e internazionali, chi soffre della paura di volare si trova ad affrontare una sfida  che va ben oltre il disagio psicologico personale. Non si tratta solo di rinunciare a una vacanza o di evitare un viaggio: si tratta di vedere sfumare delle promozioni,  di perdere occasioni di networking, di dover scegliere tra la propria salute mentale e l'avanzamento professionale. Un bivio  che non fa altro che aumentare le problematiche psicologiche. Ma quali sono gli effetti, a livello professionale, dell'aerofobia?

Promozioni rifiutate

Molte posizioni di medio-alto livello richiedono mobilità internazionale. Sales manager, consulenti, dirigenti, professionisti in multinazionali: tutti ruoli dove "disponibilità a trasferte" non è un optional, è un requisito base. Chi soffre di aviofobia si trova davanti a un bivio doloroso: accettare e vivere nel terrore costante, oppure rinunciare e vedere la propria carriera fermarsi.

Networking limitato

Le conferenze internazionali, gli eventi di settore, i meeting con clienti esteri: sono tutti momenti cruciali per costruire relazioni professionali. Chi non può volare si trova tagliato fuori da queste opportunità. Le videocall hanno aiutato, ma sappiamo tutti che non sostituiscono completamente la presenza fisica.

L'effetto domino nel contesto professionale

C'è un aspetto ancora più sottile: quando declini ripetutamente opportunità che richiedono voli, i colleghi e i superiori iniziano a percepiti come "meno disponibile" o "poco flessibile". Anche se non conoscono il motivo reale il rischio è quello di essere "etichettati" in modo pregiudiziale. E nelle valutazioni per promozioni future, quella percezione pesa.

Lo stress di dover fingere con gli altri

Molti professionisti che soffrono di aviofobia preferiscono non condividere con gli altri il proprio problema. Inventano scuse per evitare di volare: problemi familiari improvvisi, impegni improcrastinabili o altri pretesti. Questa continua necessità di nascondere la verità aggiunge uno strato di stress che impatta sul benessere generale e sulla performance lavorativa. È una condizione psicologica reale che merita di essere affrontata con serietà, tanto quanto si affronterebbe qualsiasi altro ostacolo alla propria crescita professionale. La buona notizia? Si può superare: infatti esistono strumenti efficaci che hanno aiutato migliaia di persone a riprendere il controllo della propria vita professionale. Se ti riconosci in uno o più di questi scenari, sappi che non sei solo e che non devi accettare che una fobia delimiti i confini della tua carriera. Il primo passo è riconoscere il problema. Il secondo è decidere di affrontarlo. Il terzo è cercare aiuto professionale.

Perché il tuo talento, la tua competenza e il tuo potenziale meritano di volare alto. In tutti i sensi.

Quando il problema diventa sistemico

In alcuni settori, la questione è ancora più critica:

  • Consulenza: i professionisti che vivono di trasferte non possono permettersi questa limitazione
  • Import/Export: visitare fornitori e clienti in persona è spesso necessario
  • Turismo e Hospitality: l'ironia è che anche chi lavora nel settore viaggi può soffrire di aviofobia
  • Ricerca: congressi, collaborazioni internazionali, visiting professor: tutto richiede mobilità
  • Startup e Tech: in ecosistemi sempre più globali, non volare significa essere tagliati fuori da pitch, investitori ed eventi chiave per il business.

Ecco il paradosso: mentre la salute mentale sta finalmente ottenendo l'attenzione che merita nei contesti aziendali, la paura di volare rimane un tabù. Si può parlare di burnout, di ansia generalizzata, persino di depressione. Ma ammettere di non poter salire su un aereo viene ancora percepito, erroneamente, come un segno di debolezza inaccettabile. Questo silenzio impedisce sia alle persone di cercare aiuto, sia alle aziende di comprendere quanta produttività e talento rischiano di perdere per un problema che può essere affrontato.

La buona notizia: la paura di volare si può superare con Skyconfidence

A differenza di molti altri ostacoli alla carriera, l'aviofobia è superabile con degli strumenti psicologici. Skyconfidence offre un percorso strutturato, personalizzato ed evidence based che unisce:

  • la comprensione cognitiva di come funziona davvero un aereo;
  • le tecniche di gestione dell'ansia basate su evidenze scientifiche;
  • l'esposizione graduale attraverso realtà virtuale;
  • l'esperienza pratica di un volo reale sostenuto da un team composto da psicologi e piloti.

La differenza tra chi affronta il problema e chi lo subisce è spesso solo questo: la consapevolezza che esistono soluzioni efficaci.  Superare la paura di volare non è solo una questione di comfort personale. È un investimento strategico sulla tua carriera e sull'autonomia.

Dott.Igor Graziato

Past Vice President Ordine Psicologi Piemonte

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Virtual Reality Therapist

REB HP Register for Evidence-Based Hypnotherapy & Psychotherapy
AAvPA Member Australian Aviation Psychology Association

APA Member American Psychological Association

ABCT Member Association for Behavioral and Cognitive Therapies

Division 30 Society of Psychological Hypnosis (APA)

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