Volare con patologie cardiache: consigli per un viaggio sicuro

Volare con patologie cardiache: consigli per un viaggio sicuro

Volare è oggi  un gesto abituale anche per persone con patologie cardiovascolari. Comprendere i fattori fisiologici, emotivi e organizzativi che incidono sulla “fitness to fly” è fondamentale per accompagnare piloti, equipaggi e passeggeri fragili  verso decisioni informate e prive di ansia. Il recente report della British Cardiovascular Society (BCS) raccoglie le evidenze scientifiche e traccia linee guida il cui obiettivo dichiarato è «to allow people to fly and not to be unnecessarily restrictive» . Le linee guida della British Cardiovascular Society spiegano i rischi,le precauzioni e i criteri di idoneità al volo per i passeggeri cardiopatici

Perché sono importanti delle linee guida specifiche per chi ha problemi di cuore?

Il traffico aereo cresce e con esso l’età media dei passeggeri: aumenta quindi la probabilità di eventi acuti in quota. La cabina, ricordano gli autori, è "un ambiente relativamente estraneo, caratterizzato da rumore continuo, bassa umidità, radiazioni cosmiche e ipossia ipobarica".Tali stressor  possono scatenare ansia, tachicardia o ischemia in soggetti vulnerabili. Le linee guida offrono delle indicazioni omogenee ai medici curanti e alle compagnie di volo per gestire queste problematiche.

Quali effetti possono provocare l'ipossia e le variazioni di pressione?

L’ipossia ipobarica  ovvero la riduzione della pressione parziale dell’ossigeno (pO₂) dovuta alla pressurizzazione della cabina  a circa 2 400 m provoca un leggero calo della saturazione ematica  (90‑93 %). Il report conclude che I livelli di saturazione dell’ossigeno nel sangue raggiunti sembrano avere pochi o nessun effetto negativo sulla circolazione.

È sicuro volare se si hanno problemi cardiaci?

Le linee guida della British Cardiovascular Society spiegano rischi, precauzioni e criteri di idoneità al volo per i passeggeri cardiopatici.  La tabella “Guidance at a glance” differenzia il rischio in base alla patologia e alla stabilità clinica. Per esempio, dopo infarto miocardico non complicato  si può volare già dopo 3 giorni, mentre un’insufficienza cardiaca NYHA di livello 3 può richiedere dell' ossigeno in cabina. Fortunatamente sono poche le condizioni cardiovascolari che giustificano la non idoneità al volo. Il documento insiste sulla pianificazione: farmaci a portata di mano, lettera del medico, pre‑allerta alla compagnia per assistenza e ossigeno. È quindi fondamentale consultare il proprio cardiologo prima di intraprendere un viaggio in aereo.

Tromboembolismo venoso: il vero nemico dei viaggi in aereo intercontinentali.

Immobilità, disidratazione  e seduta angusta possono favorire la cosiddetta “economy‑class syndrome” generando potenziali problemi di trombosi venosa profonda. L’incidenza cresce con la distanza: ovvero circa "4,8 casi per milione tra coloro che viaggiano per più di 10.000 km." . Il report stratifica il rischio (basso, moderato, alto) e raccomanda misure progressive: idratazione e mobilità per tutti; calze a compressione per i moderati; eparina sottocutanea per gli alti rischi.

Scenari critici e supporto medico

Tecnologie e servizi hanno ampliato le possibilità di viaggio anche per cardiopatici complessi. Pacemaker, defibrillatori (ICD) e persino contropulsatori aortici possono funzionare in volo  se gestiti da personale esperto. Tuttavia ogni paziente con un problema diagnosticato recente deve essere considerato ad alto rischio e seguire il protocollo DVT/VTE (ii9). In casi estremi, le aerovie sanitarie trasformano l’aeromobile in una terapia intensiva volante, a patto di equipaggiamento  adeguato e aeropressurizzazione compatibile. È importante ricordare che alcune compagnie come ad esempio Emirates che offre un'evoluta assistenza medica in volo grazie alla telemedicina.

La componente psicologica: tra percezione del rischio e sicurezza percepita

Oltre agli aspetti clinici, la valutazione dell’idoneità al volo dovrebbe includere una riflessione sulla componente psicologica. I pazienti cardiopatici, soprattutto se reduci da eventi acuti (come infarti o interventi), possono sviluppare una sensibilità aumentata  verso le sensazioni corporee, interpretandole in modo catastrofico. La paura  di un nuovo evento, la percezione del volo come situazione fuori controllo, o l’idea di non poter ricevere aiuto tempestivo in quota possono generare ansia anticipatoria, evitamento e persino attacchi di panico. L’intervento psicologico, anche breve, può ridurre significativamente questi timori, migliorare l’aderenza ai protocolli medici  e rafforzare il senso di autoefficacia, permettendo al paziente di affrontare il viaggio con maggiore serenità.

In sintesi
  • Le linee guida BCS ribadiscono che, con una valutazione clinica attenta, informazione chiara e misure preventive personalizzate, la maggior parte dei pazienti cardiologici può volare in sicurezza.
  • Per lo psicologo dell’aviazione ciò significa lavorare su aspetti emotivi—ansia, percezione del rischio, adesione alle raccomandazioni—che completano la gestione medica.
  • Futuri studi randomizzati sull’esposizione prolungata oltre le 12 ore di volo e sull’interazione tra stress psichico e fisiologia in quota potranno affinare ulteriormente un approccio già orientato a “permettere e proteggere” chi si mette in viaggio.
  • È fondamentale consultare il proprio medico curante nel caso sia necessario effettuare un volo in modo da prepararsi seneramente al viaggio.
Bibliografia
  • Kramer MR, Jokobsen DJ, Springer C, et al. The safety of air transportation of patients with advanced lung disease: experience with 21 patients requiring lung transplantation or pulmonary thromboendarterectomy. Chest. 1995;108:1292–1296.
  • Stoller JK, Hoisington E, Auger G. A comparative analysis of arranging in-flight oxygen aboard commercial air carriers. Chest. 1999;115:991–995.
  • Anon. Air travel and health: an update. House of Lords Science and Technology Committee Report. 2007:38.
  • Anon. Medical guidelines for air travel. Aviat Space Environ Med. 2003;74:5.
  • UK Civil Aviation Authority. Assessing fitness to fly. Guidelines for medical professionals from the Aviation Health Unit. UK Civil Aviation Authority; 2007.
  • Simpson C, Ross D, Dorian P, et al. CCS Consensus Conference 2003: Assessment of the cardiac patient for fitness to drive and fly – executive summary. Can J Cardiol. 2004;20:1313–1323.
  • Aerospace Medical Association. Medical guidelines for airline passengers. Aerospace Medical Association; 2002.
  • Code of Federal Regulations Title 14 part 25.841. Washington, DC: US Government Printing Office; 1986.
  • European Aviation Safety Agency (EASA). Doc CS25 amendment 2 para 25.841.
  • Cottrell JJ. Altitude exposure during aircraft flight. Chest. 1988;93:81–84.
  • Kelly PT, Seccombe LM, Rogers PG, et al. Directly measured cabin pressure conditions during Boeing 747-400 commercial aircraft flights. Respirology. 2007;12:511–515.
  • Slonim NB, Hamilton LH. Respiratory physiology. 2nd ed. St. Louis, Missouri, USA: C.V. Mosby; 1971.
  • Sorbini CA, Grassi V, Solinas E, et al. Arterial oxygen tension in relation to age in healthy adults. Respiration. 1968;25:3–13.
  • Cottrell JJ, Lebovitz B, Fennell RG, et al. In-flight arterial saturation: continuous monitoring by pulse oximetry. Aviat Space Environ Med. 1995;66:126–130.
  • Heistad DD, Abboud FM. Circulatory adjustments to hypoxia. Circulation. 1980;61:463–470.

Dott.Igor Graziato

Past Vice President Ordine Psicologi Piemonte

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Virtual Reality Therapist

REB HP Register for Evidence-Based Hypnotherapy & Psychotherapy
AAvPA Member Australian Aviation Psychology Association

APA Member American Psychological Association

ABCT Member Association for Behavioral and Cognitive Therapies

Division 30 Society of Psychological Hypnosis (APA)

Hai paura di volare o vuoi capire meglio come funziona SkyConfidence?
Prenota
una videocall gratuita di 20 minuti: faremo insieme il punto della situazione e potrai scoprire il percorso più adatto a te. Il primo passo per trasformare la paura in libertà e scoprire il piacere di volare comincia da qui.
Prenota ora.

Workload nei piloti: cosa cambia tra il volo reale e il simulatore
Autore: Igor Graziato 23 dicembre 2025
Analisi del workload nei piloti: differenze tra simulatore e volo reale, carico mentale, sincronizzazione fisiologica istruttore-allievo e implicazioni per la sicurezza del volo e la formazione.
Esposizione dei piloti alla radiazione ultravioletta in cabina di pilotaggio
Autore: Igor Graziato 22 dicembre 2025
Esposizione dei piloti alla radiazione UVA in cabina: evidenze scientifiche, rischi invisibili e implicazioni per safety, salute e psicologia dell’aviazione.
Fatigue nei piloti militari: rischi cognitivi e sistema GOE-Stim
Autore: Igor Graziato 19 dicembre 2025
Analisi scientifica della fatigue nei piloti militari: rischi cognitivi, sicurezza del volo e sistema GOE-Stim basato su EOG e neuromodulazione.
Stress, safety climate e resilienza operativa nei piloti di linea
Autore: Igor Graziato 18 dicembre 2025
Analisi empirica del ruolo di stress e safety climate nella resilienza operativa dei piloti, mediata dalla gestione della conoscenza e dal comportamento di sicurezza.
La fatigue nelle operazioni di medio raggio: limiti dei modelli FRMS
Autore: Igor Graziato 17 dicembre 2025
La fatigue nelle operazioni di medio raggio è spesso sottovalutata dai modelli FRMS. Un’analisi psicologica e scientifica sulla compound fatigue nei piloti, oltre il solo sonno, con implicazioni concrete per sicurezza del volo, compagnie aeree e formazione.
Maschere d’ossigeno a bordo: sicurezza, funzionamento e miti da sfatare
Autore: Igor Graziato 10 dicembre 2025
Scopri come funzionano le maschere d’ossigeno in aereo, perché si attivano, cosa fare in caso di depressurizzazione e perché non indicano che l’aereo è in pericolo.
Paura di volare: cause, sintomi e cure basate sulla scienza
Autore: Igor Graziato 8 dicembre 2025
Una guida scientifica completa sulla paura di volare: cause, sintomi e trattamenti efficaci come CBT, realtà virtuale, ipnosi, biofeedback e simulatore di volo.
Quali prodotti naturali aiutano a calmare la paura di volare?
Autore: Igor Graziato 28 novembre 2025
Rimedi naturali e paura di volare: cosa funziona davvero? Fitoterapia, omeopatia, ansia e soluzioni efficaci basate su CBT, esposizione graduale e realtà virtuale.
Perché i glass cockpit hanno rivoluzionato il mondo dell’aviazione?
Autore: Igor Graziato 26 novembre 2025
Il glass cockpit rivoluziona il volo: display digitali, maggiore sicurezza, minore carico cognitivo e nuove sfide psicologiche per i piloti.
Come la paura di volare può limitare la carriera professionale
Autore: Igor Graziato 25 novembre 2025
La paura di volare limita la carriera e le opportunità professionali. Scopri come l'aviofobia impatta su promozioni e networking e come superarla con Skyconfidence.
Show More