Compagnie low cost: sono davvero sicure per volare?

Compagnie low cost: sono davvero sicure per volare?

Negli ultimi vent’anni, le compagnie aeree low cost hanno rivoluzionato il modo in cui viaggiamo. Hanno reso possibile volare a prezzi impensabili fino a pochi anni fa, permettendo a milioni di persone di muoversi più facilmente per lavoro, vacanza o motivi personali. Ma come fanno queste compagnie a offrire tariffe così basse? E sono davvero sicure quanto quelle tradizionali? In questo articolo approfondiamo il modello di business delle compagnie low cost, le strategie che usano per contenere i costi e i motivi per cui la loro sicurezza non è inferiore – e in certi casi può essere addirittura superiore – a quella delle compagnie tradizionali.

Che cos’è una compagnia aerea low cost?

Una compagnia aerea low cost (o low fare carrier, budget airline) è una compagnia che offre voli a tariffe ridotte rispetto ai vettori tradizionali, eliminando o facendo pagare separatamente i servizi accessori. È un modello nato negli Stati Uniti negli anni ‘70 con Southwest Airlines, e diffusosi in Europa dagli anni 2000 in poi con l’espansione di compagnie come Ryanair, EasyJet, Wizz Air e molte altre.

Ma le compagnie low cost sono sicure?

Quando si parla di voli a basso costo, una delle domande più frequenti riguarda la sicurezza: "Volare con una compagnia low-cost è sicuro quanto volare con una compagnia tradizionale?". La risposta, supportata dai dati, è un netto sì! La compagnia low-cost più longeva al mondo, la statunitense Southwest Airlines, è attiva da oltre 40 anni e ha effettuato più di 12 milioni di voli senza mai registrare un incidente mortale. Un record impressionante, che riflette l’efficacia di un modello operativo pensato fin dall'inizio per essere semplice, efficiente e sicuro. Southwest è stata pioniera di una formula oggi ampiamente adottata: una flotta omogenea, generalmente composta da un solo modello di aereo (nel suo caso, il Boeing 737), e procedure standardizzate in tutte le fasi del volo. Questa scelta non solo riduce i costi, ma semplifica la manutenzione, ottimizza la formazione del personale e riduce al minimo il margine d’errore  Anche in Europa i dati confermano l'affidabilità delle compagnie low-cost. Ryanair ed EasyJet, i due principali vettori low-cost, non hanno mai registrato incidenti aerei fatali nella loro storia, nonostante milioni di voli effettuati ogni anno. In un settore altamente regolamentato e soggetto a continui controlli da parte delle autorità aeronautiche internazionali, la sicurezza è un pilastro irrinunciabile. E le compagnie low-cost, per proteggere la loro reputazione e la fiducia dei passeggeri, non possono permettersi alcun comprome. Vediamo nel dettaglio  perché volare con una compagnia low cost è sicuro:

Flotta moderna

Le compagnie low cost, essendo più giovani, hanno in media aerei molto più recenti rispetto alle compagnie legacy. Questo significa minori guasti meccanici, migliori tecnologie e strumenti di bordo aggiornati.

Manutenzione semplificata

Utilizzando un solo modello di aereo, la manutenzione è più efficiente e standardizzata. Non si hanno più problemi legati a modelli diversi con specificità differenti.

Controlli rigorosi

Tutte le compagnie, indipendentemente dal modello di business, sono sottoposte agli stessi standard di sicurezza, stabiliti dalle autorità nazionali e internazionali (come l’EASA in Europa e la FAA negli Stati Uniti).

Formazione dei piloti

I piloti delle low cost sono formati allo stesso modo di quelli delle compagnie tradizionali e svolgono regolarmente sessioni al simulatore per affrontare ogni possibile emergenza.

Ossessione per il record di sicurezza

Un incidente, per una compagnia low cost, sarebbe una catastrofe commerciale. Non avendo la stessa forza economica e mediatica delle grandi compagnie storiche, sono spesso ancora più attente alla sicurezza proprio per non compromettere la fiducia dei passeggeri.

Un esempio? Southwest Airlines, capostipite del modello low cost, ha oltre 12 milioni di voli senza incidenti mortali. Anche Ryanair ed EasyJet – nonostante abbiano effettuato milioni di voli – non hanno mai avuto un incidente fatale nella loro storia.

Come funziona il modello low cost?

Il segreto delle compagnie aeree low cost non è nella magia, ma in un modello di business ultra-razionalizzato, progettato per contenere i costi in ogni fase del servizio, senza compromettere la sicurezza. A differenza dei vettori tradizionali, le low cost non puntano su comfort o servizi extra inclusi, ma su efficienza operativa, semplicità gestionale e ottimizzazione dei processi. Ecco come funziona nel dettaglio:

Tariffa base essenziale

Nelle compagnie low cost, il prezzo del biglietto copre solo il trasporto da A a B. Tutto il resto – dal bagaglio in stiva alla scelta del posto, dai pasti alle priorità di imbarco – viene offerto come servizio aggiuntivo a pagamento. Questo approccio permette di offrire tariffe iniziali molto basse e, al tempo stesso, di generare ricavi accessori (detti ancillary revenues) dai passeggeri che scelgono optional personalizzati.

Flotta omogenea e moderna

Molti vettori low cost utilizzano un solo tipo di aeromobile, come il Boeing 737 o l’Airbus A320. Questo consente:

  • una manutenzione più semplice e veloce,
  • la formazione standardizzata per piloti e tecnici,
  • la possibilità di intercambiare equipaggi e aerei in modo flessibile su tutte le rotte.

Inoltre, trattandosi spesso di compagnie nate negli ultimi 20 anni, le flotte sono anche più giovani e quindi dotate di sistemi tecnologici più moderni e meno soggetti a guasti.

Rotazione rapida degli aerei

Le compagnie low cost mirano a massimizzare l’utilizzo giornaliero degli aerei. Un aeromobile tipico vola fino a 10–12 ore al giorno, con tempi di sosta minimi tra un volo e l’altro (anche solo 25 minuti). Meno tempo a terra significa più voli, e quindi più efficienza e redditività.

Aeroporti secondari e costi ridotti

Molte compagnie low cost scelgono di operare da aeroporti minori o decentrati, dove le tasse aeroportuali, le tariffe di atterraggio e i costi di gestione sono significativamente più bassi. Questi aeroporti offrono anche minori ritardi, maggiore disponibilità di slot e una gestione più snella.

Vendita diretta online

Le low cost vendono i biglietti principalmente attraverso il proprio sito web o app, evitando i costi delle agenzie di viaggio o dei sistemi di distribuzione tradizionali (come GDS). Questo permette di mantenere bassi i prezzi e di controllare direttamente l’esperienza del cliente.

Personale polivalente e organizzazione snella

Gli assistenti di volo non si occupano solo della sicurezza e del servizio a bordo, ma anche della vendita di prodotti, della gestione delle operazioni a terra e del supporto commerciale. Anche negli uffici, le strutture organizzative sono più leggere, con meno livelli gerarchici rispetto ai grandi vettori tradizionali.

Standardizzazione e automazione

Tutto è pensato per essere ripetibile, standardizzato e automatizzato: dalle procedure di check-in alle operazioni di imbarco, fino alla gestione delle emergenze. Questo riduce l’errore umano, velocizza i processi e abbassa i costi.

Le compagnie low cost hanno democratizzato il volo, rendendolo accessibile a milioni di persone. Il loro modello si basa sull’efficienza, sull’eliminazione degli sprechi e sull’ottimizzazione di ogni aspetto operativo. Nonostante i prezzi bassi, non risparmiano sulla sicurezza: anzi, la sicurezza è uno dei punti cardine su cui costruiscono la propria reputazione. Per il passeggero, questo significa che può viaggiare con serenità, sapendo che dietro a quel biglietto da 29 euro c’è un’organizzazione strutturata e controllata, con elevati standard di affidabilità.

Dott.Igor Graziato

Past Vice President Ordine Psicologi Piemonte

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Virtual Reality Therapist

REB HP Register for Evidence-Based Hypnotherapy & Psychotherapy
AAvPA Member Australian Aviation Psychology Association

APA Member American Psychological Association

ABCT Member Association for Behavioral and Cognitive Therapies

Division 30 Society of Psychological Hypnosis (APA)

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