Preliminary e Final Report: differenze nelle indagini aeree

Preliminary e Final Report: differenze nelle indagini aeree

Quando un aereo  è coinvolto in un incidente o in un evento critico, le domande si moltiplicano, i titoli dei giornali si rincorrono, e la tensione cresce tra passeggeri, operatori e opinione pubblica. Ma dietro le quinte, lontano dai riflettori, parte un’indagine tecnica complessa, rigorosa e silenziosa. Un’indagine che si muove con metodo, tempo e precisione. E che ruota attorno a due documenti fondamentali: il Preliminary Report e il Final Report.

Il Preliminary Report: la prima fotografia, nitida ma incompleta

Il Preliminary Report è la prima fotografia di una scena: scattata in fretta, ma con attenzione, per documentare ciò che è visibile subito. Pubblicato entro 30 giorni dall’evento, questo rapporto raccoglie tutte le informazioni iniziali verificate: la rotta del volo, l’orario, il meteo, il tipo di aeromobile, lo stato dell’equipaggio e dei passeggeri, i danni visibili. Se disponibili, vengono inclusi anche i primi dati estratti dai registratori di volo (FDR e CVR). È un documento puramente descrittivo. Non cerca colpe, non suggerisce cause. Serve a evitare speculazioni e a informare il pubblico (e gli operatori del settore) che un’indagine tecnica è in corso, condotta secondo gli standard internazionali stabiliti dall’ICAO.

Il Final Report: il racconto completo, per imparare e prevenire

Se il Preliminary Report è una foto, il Final Report è il film completo. Ricostruisce passo dopo passo l’intera dinamica dell’evento: cosa è successo, perché è successo e cosa si può fare per evitare che succeda di  .Il Final Report viene pubblicato solo al termine di un’indagine tecnica approfondita, che può durare mesi o persino anni. A redigerlo è l’ente investigativo nazionale competente (in Italia l’ANSV, in Francia il BEA, negli USA il NTSB).All’interno troviamo:

  • una ricostruzione cronologica dettagliata dell’evento
  • l’analisi tecnica dei sistemi di bordo
  • lo studio dei fattori umani e organizzativi
  • un esame delle procedure operative e di manutenzione

Ma soprattutto, troviamo le cause probabili e le raccomandazioni di sicurezza: suggerimenti tecnici non vincolanti, ma spesso cruciali per modificare regolamenti, aggiornare la formazione dei piloti o riprogettare componenti dell’aereo.

Importante ricordare: il Final Report non ha valore legale o penale. Non serve a stabilire responsabilità giuridiche. Il suo obiettivo è uno solo: prevenire altri incidenti.

Just Culture: imparare dagli errori, non punire

Nel cuore di ogni indagine aeronautica c’è un principio tanto delicato quanto cruciale: la Just Culture, ovvero la cultura della giustizia e della fiducia. Si tratta di un modello culturale che guida le organizzazioni aeronautiche – compagnie aeree, enti di controllo, manutentori – a non punire chi commette un errore umano, purché non ci sia dolo, negligenza grave o violazione intenzionale delle regole. Perché? Perché in un ambiente complesso come quello aeronautico, l’errore umano è inevitabile, ma può diventare una preziosa occasione di apprendimento. Una Just Culture incoraggia i professionisti a segnalare spontaneamente gli errori o i “quasi incidenti” (near miss), senza timore di sanzioni. Queste segnalazioni diventano dati preziosi per migliorare i sistemi, correggere le procedure, rafforzare la formazione. Che cosa significa in pratica?

  • Un pilota che segnala un errore di valutazione non viene punito, ma ascoltato.
  • Un tecnico che scopre un’anomalia e la comunica in anticipo diventa parte attiva della sicurezza.
  • Le indagini si concentrano sulle cause sistemiche, non sul capro espiatorio.

Nel contesto delle indagini, questo approccio si traduce in un’indagine tecnica, non giudiziaria, separata dai procedimenti penali. Il Final Report, infatti, non punta a stabilire colpe, ma a generare conoscenza e prevenzione. Senza Just Culture, il rischio è che gli errori vengano nascosti per paura. Ma quando le persone si sentono libere di parlare, l’intero sistema migliora. È questo il segreto della sicurezza aeronautica: non cercare il colpevole, ma cercare di capire. Solo così si può davvero evitare che un incidente si ripeta.

Come funziona davvero un’indagine aeronautica

Ogni indagine aeronautica segue una sequenza ben precisa:

  1. Attivazione immediata:
    L’ente investigativo viene informato e invia una squadra sul posto. Si recuperano le “scatole nere”, si documentano i resti, si ascoltano le prime testimonianze.
  2. Preliminary Report:
    Viene redatto entro 30 giorni con i dati iniziali e le prime osservazioni tecniche.
  3. Analisi tecnica:
    Inizia un lavoro lungo e minuzioso: si analizzano dati di volo, progettazione, manutenzione, comunicazioni con la torre di controllo, fattori psicologici e ambientali.
  4. Final Report:
    Una volta completata l’indagine, si pubblica il rapporto finale, spesso accompagnato da un executive summary e da raccomandazioni ufficiali.

Questa sequenza investigativa non è solo una prassi burocratica: è il cuore pulsante della sicurezza aeronautica moderna. Ogni fase è pensata per raccogliere dati oggettivi, analizzarli con rigore scientifico e restituire al mondo dell’aviazione — e alla società — conoscenza utile, concreta, preventiva. È grazie a questo processo strutturato che l’aviazione civile è oggi uno dei sistemi di trasporto più sicuri al mondo. E ogni volta che un aereo decolla, lo fa non solo con i suoi motori, ma con alle spalle anni di lezioni apprese, una rete globale di competenze, e la volontà costante di imparare dagli errori per non ripeterli mai più.

Un caso concreto: Ethiopian Airlines 302

L’incidente del volo Ethiopian Airlines 302 nel 2019 (Boeing 737 MAX) è un esempio emblematico. Il Preliminary Report venne pubblicato a pochi giorni dall’accaduto: includeva i dati di base, ma nessuna conclusione. Il Final Report, uscito molto tempo dopo, rivelò gravi problemi nel software MCAS, contribuendo a una revisione globale del progetto, alla sospensione temporanea della flotta e a nuove direttive per la formazione dei piloti.

Conclusione: due report, una sola missione

La differenza tra Preliminary Report e Final Report è profonda, ma complementare:

  • Il Preliminary Report risponde alla domanda: “Cosa sappiamo finora?”
  • Il Final Report risponde alla domanda: “Perché è successo e cosa possiamo imparare?”

Nel mondo dell’aviazione, la sicurezza si costruisce conoscendo gli errori per evitarli, non nascondendoli. È un lavoro silenzioso, tecnico, continuo. E ogni passeggero dovrebbe sapere che dietro ogni volo c’è anche questo: una macchina complessa che non smette mai di imparare.

Dott.Igor Graziato

Past Vice President Ordine Psicologi Piemonte

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Virtual Reality Therapist

REB HP Register for Evidence-Based Hypnotherapy & Psychotherapy
AAvPA Member Australian Aviation Psychology Association

APA Member American Psychological Association

ABCT Member Association for Behavioral and Cognitive Therapies

Division 30 Society of Psychological Hypnosis (APA)

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