Vertigini e paura del vuoto: quali sono le differenze?

Vertigini e paura del vuoto: quali sono le differenze?

Nel linguaggio comune, i termini vertigine e paura del vuoto vengono spesso confusi o usati come sinonimi. Tuttavia, da un punto di vista clinico e neuroscientifico, rappresentano due fenomeni distinti che coinvolgono sistemi differenti: uno prevalentemente sensoriale e neurologico, l’altro psicologico e cognitivo. Distinguere tra i due è fondamentale per una corretta diagnosi e per impostare un trattamento efficace, soprattutto in ambito cognitivo-comportamentale (CBT). Inoltre è importante ricordare che esiste anche un altro fenomeno ovvero il "High Place Phenomenon" che riguarda la cosiddetta "attrazione per il vuoto".

Le vertigini: un fenomeno vestibolare

Le vertigini sono un sintomo di disfunzione o sovraccarico del sistema vestibolare, responsabile dell’equilibrio e dell’orientamento spaziale. Possono essere descritte come la sensazione illusoria che l’ambiente ruoti o che il corpo perda stabilità. Le principali cause includono:

  • Disturbi vestibolari periferici: come la labirintite o la vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB)
  • Disturbi centrali: come quelli cerebellari o neurologici
  • Trigger somatosensoriali o visivi: altezza, luci stroboscopiche, movimenti improvvisi

Dal punto di vista neurofisiologico, queste sensazioni derivano da un conflitto tra segnali visivi, propriocettivi e vestibolari. Per esempio, quando guardiamo verso il basso da un punto molto elevato, il sistema visivo invia un’informazione spaziale che può entrare in conflitto con il sistema vestibolare, generando una sensazione di instabilità reale e misurabile.

La paura del vuoto: una fobia situazionale

La paura del vuoto, invece, rientra nell’ambito delle fobie specifiche e si manifesta come una reazione ansiosa o panica in presenza (o anche solo all’immaginazione) di luoghi elevati, come balconi, ponti, grattacieli, montagne o mentre ci si trova in aereo. È una risposta appresa, spesso generalizzata da esperienze negative passate o da modelli osservativi.

Nella Cognitive Behavioral Therapy (CBT), questo tipo di fobia viene analizzato secondo il modello trifasico:

  1. Attivazione cognitiva: pensieri automatici catastrofici ("potrei cadere", "perderò il controllo")
  2. Attivazione fisiologica: tachicardia, iperventilazione, sudorazione, tensione muscolare
  3. Comportamenti di evitamento o fuga: evitare luoghi alti, aggrapparsi a qualcosa, sedersi, distogliere lo sguardo

A differenza delle vertigini, la paura del vuoto non è legata a un disfunzionamento del sistema vestibolare, ma a una valutazione soggettiva di pericolo, tipica delle fobie situazionali.

Aspetto Vertigini Paura del vuoto
Sistema coinvolto Vestibolare, cerebellare Limbico, corticale (insula, amigdala)
Origine Fisiologica / neurovestibolare Cognitiva / emotiva
Sintomi principali Sensazione di rotazione, disequilibrio Ansia, tachicardia, pensieri catastrofici
Risposta tipica Ricerca di stabilità fisica Evitamento, fuga, richiesta d’aiuto
Terapia indicata Riabilitazione vestibolare, farmaci CBT, esposizione graduale, rilassamento

Diagnosi differenziale: un punto chiave per il trattamento

Una valutazione accurata deve includere sia una anamnesi clinica neurologica (es. valutazione otoneurologica o test di Romberg) sia una valutazione psicologica con strumenti come:

  • Questionari sull’ansia (es. BAI)
  • Intervista clinica strutturata (es. SCID-5 per fobie specifiche)
  • Scala della paura dell’altezza (es. Acrophobia Questionnaire)

Questo approccio multidisciplinare evita errori diagnostici, come trattare con ansiolitici una patologia vestibolare o, viceversa, medicalizzare una fobia.

L'uso della realtà virtuale (Virtual Reality Therapy) per trattare la paura del vuoto

Il trattamento delle fobie specifiche, come la paura dell’altezza (acrofobia) o del volo, richiede un approccio strutturato che tenga conto sia degli aspetti cognitivi che di quelli fisiologici e comportamentali della risposta ansiosa. In questo contesto, la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) rappresenta il modello di riferimento più validato scientificamente, e può essere ulteriormente potenziata dall’uso della Virtual Reality Therapy (VRT). La realtà virtuale consente di esporre il paziente a situazioni temute in un ambiente immersivo, ma completamente controllato, aumentando l’efficacia e la sicurezza del percorso terapeutico, soprattutto nelle fasi iniziali.

Il trattamento CBT si concentra su:

  • Ristrutturazione cognitiva: identificare e modificare i pensieri disfunzionali che alimentano l’ansia
  • Esposizione graduata in vivo o in realtà virtuale: avvicinarsi in modo progressivo e calibrato alla situazione temuta, riducendo l’evitamento
  • Tecniche di rilassamento: come il respiro diaframmatico e il rilassamento muscolare progressivo, utili per abbassare l’attivazione fisiologica
  • Defusione e mindfulness: particolarmente indicate nei casi in cui sia presente una componente ossessiva nel pensiero catastrofico

La realtà virtuale si è rivelata particolarmente utile per esporre in modo sicuro e controllato il paziente a scenari ad alta quota o in volo simulato, permettendo di modulare l’intensità degli stimoli e di monitorare costantemente la reazione emotiva, fino alla progressiva desensibilizzazione della risposta fobica.

In sintesi
  • La distinzione tra vertigine e paura del vuoto non è solo accademica: ha implicazioni concrete per la diagnosi e l'intervento terapeutico. Mentre la prima va trattata con approcci medico-neurologici, la seconda beneficia di interventi psicologici mirati, in particolare secondo il modello cognitivo-comportamentale.
  • Comprendere questa differenza permette di evitare trattamenti inutili o inefficaci, offrendo al paziente un percorso realmente personalizzato e basato su evidenze scientifiche.

Dott.Igor Graziato

Past Vice President Ordine Psicologi Piemonte

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Virtual Reality Therapist

REB HP Register for Evidence-Based Hypnotherapy & Psychotherapy
AAvPA Member Australian Aviation Psychology Association

APA Member American Psychological Association

ABCT Member Association for Behavioral and Cognitive Therapies

Division 30 Society of Psychological Hypnosis (APA)

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