Differenza tra emergenza e situazione anomala in aviazione

Differenza tra emergenza e situazione anomala in aviazione

Quando si parla di sicurezza in volo, il linguaggio dell’aviazione civile è estremamente preciso. Ogni termine ha un significato operativo ben definito, perché in cabina (cockpit) – come in torre di controllo – le parole possono fare la differenza tra una gestione efficace e una situazione caotica. Una corretta classificazione degli eventi imprevisti è cruciale per garantire una risposta tempestiva, coordinata e sicura, non solo da parte dell’equipaggio, ma anche da parte dell’intero sistema di gestione del traffico aereo, dei soccorsi e degli operatori a terra. Tuttavia, nella comunicazione pubblica e giornalistica, questa precisione spesso si perde. I media tendono a utilizzare indistintamente termini come “emergenza”, “panico”, “allarme”, “atterraggio di emergenza” o “problemi tecnici”, generando confusione e, talvolta, un allarmismo non giustificato. Titoli sensazionalistici possono trasformare una deviazione preventiva per cautela (una normale procedura) in un evento percepito come quasi catastrofico, alimentando l’ansia in chi ha già paura di volare. In realtà, nel linguaggio tecnico dell’aviazione, si distinguono con chiarezza due categorie fondamentali di eventi non ordinari:

  • Emergenza
  • Situazione anomala

Comprendere questa distinzione – e sapere che ogni scenario ha procedure precise e ripetutamente addestrate – è un passo fondamentale per acquisire maggiore fiducia nel volo e nei professionisti che lo rendono sicuro ogni giorno.

Che cos’è una emergenza in volo?

Una emergenza è definita come una condizione in cui la sicurezza dell’aeromobile o delle persone a bordo (o a terra) è effettivamente in pericolo.
In questi casi, l’equipaggio dichiara un
Mayday – il più alto livello di allerta – e attiva una serie di procedure codificate, in parte da memoria, in parte attraverso l’uso di check-list.

Esempi comuni di emergenza:

  • Incendio a bordo
  • Guasto critico a un motore
  • Perdita di pressurizzazione
  • Incapacità del comandante o del primo ufficiale
  • Minaccia di bomba o dirottamento
  • Danno strutturale grave (ad esempio da bird strike)

In molti casi, l’emergenza comporta la necessità di deviare verso l’aeroporto più vicino, una rapida perdita di quota (per raggiungere altitudini respirabili) o, raramente, un atterraggio di emergenza.

Che cos’è una situazione anomala?

Una situazione anomala (Abnormal Situations) si verifica quando non è più possibile proseguire il volo secondo le normali procedure operative, ma la sicurezza dell’aereo e dei passeggeri non è direttamente minacciata. In questi casi, l’equipaggio può dichiarare un Pan-Pan, un segnale di urgenza che comunica la necessità di attenzione da parte del controllo del traffico aereo, ma senza implicare pericolo immediato. Vediamo insieme degli esempi di situazione anomala: )

  • Avaria di un sistema non critico
  • Guasto a un carrello d’atterraggio che però si può risolvere manualmente
  • Temporanea incertezza sulla posizione
  • Meteo in peggioramento che richiede una deviazione
  • Comunicazione radio interrotta (codice transponder 7600)

Anche se una situazione anomala non rappresenta un’emergenza, viene comunque gestita con la massima attenzione e secondo procedure standardizzate. L’obiettivo è prevenire ogni possibile evoluzione negativa, mantenendo sempre il controllo operativo del volo. In cabina, gli equipaggi sono addestrati a non sottovalutare mai queste condizioni: anche una semplice anomalia può richiedere decisioni complesse, come una variazione di rotta, l’adozione di procedure alternative o il coinvolgimento di team tecnici a terra. È importante sottolineare che la dichiarazione di un Pan-Pan non significa che ci sia un pericolo imminente, ma è una forma di comunicazione proattiva. Serve a mettere in allerta il traffico aereo, dando priorità all’assistenza e allo spazio necessario per affrontare con calma la situazione. Nella maggior parte dei casi, queste anomalie vengono risolte senza alcuna conseguenza per i passeggeri, che spesso neppure se ne accorgono. Ed è proprio questo uno dei punti di forza dell’aviazione moderna: la capacità di anticipare e gestire anche i piccoli imprevisti, in modo professionale e sicuro.

Come si gestiscono questi eventi a bordo di un aereo?

Secondo quanto previsto dall’ICAO (Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile), ogni compagnia aerea deve fornire all’equipaggio:

  • Manuali operativi che includano procedure normali, anomale e di emergenza, progettati tenendo conto dei principi dell’ergonomia e dei fattori umani.
  • Un programma di addestramento continuo, approvato dallo Stato dell’operatore, per affrontare ogni tipo di emergenza, incluso il coordinamento tra i membri dell’equipaggio.

Le azioni immediate – come spegnere un incendio o gestire la perdita di pressurizzazione – sono eseguite a memoria con estrema prontezza, poi verificate e proseguite consultando la Emergency/Abnormal Checklist (EAC), contenuta nel Quick Reference Handbook (QRH), un manuale essenziale e rapidamente consultabile in cabina.

E se succede qualcosa mentre sei a bordo?

Come passeggeri, può essere rassicurante sapere che:

  • Ogni scenario di imprevisto è previsto, studiato e addestrato nei minimi dettagli.
  • I piloti sono sottoposti a verifiche e simulazioni periodiche che comprendono anche le situazioni più rare ed estreme.
  • L’aeromobile stesso è progettato per sopportare una lunga serie di guasti senza compromettere la sicurezza del volo.

Anche in caso di un’emergenza, la struttura multilivello della sicurezza aeronautica – composta da tecnologia, addestramento, checklist e comunicazione – fa sì che l’equipaggio possa prendere decisioni rapide e efficaci, minimizzando ogni rischio per i passeggeri.

In conclusione

  • Un imprevisto in volo non significa panico, e una dichiarazione di emergenza non è sinonimo di catastrofe.
  • L’aviazione moderna è uno dei sistemi più controllati e resilienti mai creati, e tutto – dalle parole usate, alle checklist, fino all’addestramento – è costruito per affrontare l’imprevisto con calma e precisione.
  • Chi vola è nelle mani di professionisti altamente qualificati, addestrati non solo a pilotare, ma anche a gestire lo stress, comunicare con chiarezza, e risolvere problemi in tempo reale.
  • Il cielo può riservare imprevisti, ma è proprio questo che l’aviazione sa fare meglio: prevedere, reagire e proteggere.

Dott.Igor Graziato

Past Vice President Ordine Psicologi Piemonte

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Virtual Reality Therapist

REB HP Register for Evidence-Based Hypnotherapy & Psychotherapy
AAvPA Member Australian Aviation Psychology Association

APA Member American Psychological Association

ABCT Member Association for Behavioral and Cognitive Therapies

Division 30 Society of Psychological Hypnosis (APA)

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